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Raid in moto nel deserto tunisinoIl deserto? E chi l'ha visto? Qui il tentativo, coronato da successo, del 2004 Dopo la mitica passeggiata del 2000 nel deserto tunisino (Desert Flop) e lo spianto del trekking commemorativo ad El Alamein, ci riproviamo in moto. Breve cronistoria: si presentano al nastro di partenza: Balbo su R80 GS Toso su GS1150 Adventure Zava con R100GS Giusto per capire com'è l'andazzo: il motorino d'avviamento del GS100 si accommiata dal mondo a GENOVA, prima ancora di salire sulla nave, con sbuffo di fumo e puzza d'inferi: salita a spinta sulla nave, sguardo orgoglioso tipo "non sarà certo questo a fermarmi", conforta solo la solidarietà dei camerati ("forse è meglio che lo abbandoniamo adesso" "vabè, noi saliamo, se hai difficoltà a spingere sulla rampa, caso mai ci si incontra a bordo"). A Tunisi, attività di diagnostica del guasto (con il contributo di tutti, "magari proviamo la mia batteria sulla tua moto" "vattene via, non ti avvicinare alla mia moto" "Magari potresti trainarmi per mettere almeno in moto" "ho sentito dire che se spingi è meglio")...
...il tutto con un freddo cane (6° !) e pioggia a tratti. Finalmente il guasto si rivela in tutta la sua gravità, per fortuna che almeno non piove più...infatti, dopo 20 secondi..la grandine.>>>
Riparato con limitato spargimento di sangue (mezza giornata, 20EUR per l'avvolgimento nuovo, 25EUR + mancia per il lavoro: a Milano avrebbero cambiato il pezzo per soli 200Eur...) Il destino torna a sorridere, l'avanzata può riprendere...maschio cameratismo ("vabè, ma se ti succede qualcos'altro, stavolta ti molliamo..."). Neanche 120Km, guaiti dal cambio, poi gemiti, infine lancinante rumore tipo "biglie nel frullatore"..., coppia pressoché nulla, velocità di crociera a 30 all'ora, arrivo a SFAX poco più che a spinta. La mattina dopo, ci si aggiunge una vibrazione alla testa del cardano; più che una vibrazione, un vero e proprio "inciampo" con tanto di sobbalzo della moto ad ogni giro...di bene in meglio. (Per fortuna, resta la solidarietà dei camerati "Forse era davvero meglio se lo abbandonavamo già a Genova...") Solita diagnostica, sul piazzale del secondo meccanico, molto disponibile e gentile ma non ha mai visto una moto. Vediamo se c'era almeno l'olio del cambio: foto emblema di un viaggio passato più "sotto" che "sulla" moto ("in attesa del fiotto"...) Per fortuna il meccanico ha un cugino che ha un amico che ha un fratello...che fa il "mecanicièn grand moto" (vale a dire Choukrì, che ripara scooter anteguerra in, o meglio davanti, ad un'officina di 2 metri per 2 ...) Che farei a questo punto senza i miei compagni di viaggio? ("guarda, se te la fa oggi bene, altrimenti noi proseguiamo"). Guarda caso, hanno un ricambio "bonne occasion", metteranno tutto a posto entro domani sera per ca. 200EUR (che a conti fatti costa meno che un tagliando a Milano...) Il tutto, incluso vitto (Kamunhia!) di mezzogiorno nel ristorante aziendale con le maestranze (sullo sfondo, il magazzino ricambi, della serie: quello che da noi anche lo sfasciacarrozze giudica inservibile...): Forse non tutto è perduto? Intanto, pernottiamo a el Hamma, in un alberghetto per soli autoctoni, con annesso bagno termale per soli autoctoni. In fondo questi intoppi servono anche a fermarsi in posti che non avresti mai visto...vabè, ma non esageriamo! "Comunque noi proseguiamo per Douz, tu recupera la moto e caso mai ci raggiungi" [Chi ha letto fin qui, forse vorrebbe proseguire con un diario di quelli che ci sono stati, non col mio...in tal caso: eccolo. ] La sera dopo, ritiro del mezzo, cardano silenzioso e scorrevole, si riparte! 5 Km e...ma cavolo, il cambio è come prima! Stridore, caduta di coppia, a me sembrano urla di dolore. Due ore per convincere il meccanico ed i suoi accoliti, ora molto meno amichevoli, oltre ad una piccola folla di sfaccendati che si improvvisano traduttori e mediatori: la spiegazione è "abbiamo lavato la moto, l'accensione è un po' umida, per cui perde qualche colpo, vedrai che in due o tre giorni passa". Preso di peso il tizio, portato a fare un giro, di fronte ad una grattata del cambio che fa girare allarmata la gente nel raggio di 200 metri, ammette, "beh, si forse il cambio è andato ma non abbiamo ricambi quindi arrangiati..." Tutto è perduto? No! ecco il gatto e la volpe: due ragazzotti che hanno osservato la scena per tutto il giorno e che, ANCHE LORO! hanno un cugino che ha un amico che fa il mecanique grand moto e che per giunta ha un amico che aveva una R65 su cui aveva montato un motore R100 che poi ha buttato via, ma che forse da uno sfasciacarrozze c'è ancora...insomma alla fine localizziamo in una specie di discarica postatomica (lo sfasciacarrozze, appunto) un grumo di fango e ruggine esposto alle intemperie da 6 anni: una scatola del cambio R100 (cui hanno crudelmente segato la pedalina dell'avviamento...peccato, ma per 35 Euro...) Proviamoci! (Lui dice "affidiamoci ad Allah"). Raggiungiamo l'ateliè del mecanìque (questa volta, UN metro per due) di cui ecco una visione panoramica: il tutto è visto dalla porta ed il GS occupa interamente l'officina.
Dotato solo di due cacciaviti spuntati ed un martellone con scalpello, il mecanique si accinge a smontare i due cambi, scambiarne i coperchi, rimontare il tutto...non ce la faremo mai...quando è in difficoltà (la coppia per aprire e serrare il dado del cardano è notevole, anche con gli appositi estrattori, che ovviamente non ha...) ad ogni martellata bisbiglia, poi esclama, infine grida "Allah ci aiuti"... Nella foto, il desolante spettacolo del GS in sala di rianimazione: il cambio, o meglio i due cambi ormai aperti, giacciono scompostamente sul pavimento asettico dell'atelier du mecanìque; bene in vista il martellone usato per aprirli e la cassetta rossa piena di attrezzi fatiscenti che costituisce la ricca dotazione dell'officina. Eppure... ...dodici ore di lavoro dopo (inframmezzate da 4 interruzioni per la preghiera, dato che il mecanique si rivela un integralista ed ogni due bulloni si ferma per farmi un pistolotto sulla moralità "bestiale" che noi occidentali ed io in particolare dovremmo abbandonare e chiedermi se mi sembra che mi stia almeno un po' convertendo..."uhmm, be' ecco, ci sto ancora pensando, ma intanto vediamo di procedere")...ecco la moto di nuovo in condizioni di viaggiare! e con un cambio di ricambio (da revisionare) al seguito, il tutto per 70 Euro! (Quasi quasi l'anno prossimo vengo qui per una revisione completa) Alle dieci di sera, ecco la panoramica finale dell'ateliè, con il GS rimontato, il meccanico (cappellino da pirla con scritta P - pirla, appunto?), il suo assistente (cappellino da pirla con scritta I) e Zava (faccia da pirla tipo "adesso finalmente tutto è a posto e si riparte") (L'ignaro...)
Ma ormai non se ne parla di raggiungere gli altri, che nel frattempo scorrazzano sulle dune ("ach, maledetten..."): Nel rifare rotta verso Tunisi, mi rasserena solo il pensiero che almeno loro si stanno divertendo ("maledetti, perché non si è rotta la LORO, di moto?") Rientro a Tunisi. Certo, ti cambiano il cambio con l'aiuto solo di un martello, ma sui dettagli siamo un po' deboli...infatti dopo 200 Km un carburatore cade (cade!) in quanto fissato alla bell'è meglio con due pezzi di fil di ferro...vabè, si può ovviare. Imbarco (mesto) sulla Carthage, rientro anticipato a Genova... Che sia finita almeno la malasorte? Forse no, visto che il giorno dopo mi si rompe anche la mitica Ape... Adesso sarà finita davvero! Si, è finita: 300Km dopo, a 140 all'ora in autostrada, cede la valvola di scarico sinistra, il pistone la pianta (letteralmente!) nella testa, nel farlo esplode (letteralmente: il pezzo più grosso è 5cm per 2), non prima di aver piegato la biella ad uncino, che prima di cedere riesce eroicamente a divellere l'albero motore! Per fortuna che ho appena revisionato la bici (dopo 3000Km, cambiare catena, corone, ingranaggi cambio e pastiglie freni era il minimo), eppoi pedalare non mi farà certo male...specialmente perché dopo due giorni (complice l'aver perso la chiave della catena ed aver simulato la legatura mediante un groviglio vistoso quanto inefficace) me la rubano. Amen... Quando poi lo racconto agli amici rientrati, Doriana mi dice "vabè, dopo tutta 'sta sfortuna, ormai che altro ti può succedere?" In quel mentre, il cameriere mi versa 400cc di birra gelata nella schiena...già, che altro mi può succedere? Quindi ora sono alla ricerca di un motore. Così poi potrò andare a Lùrd... ("Pellegrino precipita nella vasca vuota...")
==================================== Aggiornamenti pubblicati prima della partenza: Al momento solo un ventilato embrione di idea di ipotesi di passeggiata nel deserto tunisino verso la Libia e lungo la linea del Mareth, in realtà molto più probabilmente confinati nel raggio dell piste più percorribili da tre pesanti boxer BMW guidate da tre anziani (di età) ma imberbi (di esperienza) piloti; decaduta l'ipotesi di un Defender d'appoggio...sempre sotto i labari di Balbotour! Spiantato Paolino (vengo...forsesi...magarino...vabè, no Spiantata Elidelsi per sopraggiunto trasferimento a Protofino con armi, lavoro e bagagli (e la preparazione, raffazzonata ed improvvisata, ne ha sofferto, come ne risentirà l'impresa stessa...), restano Balbo con GS80 Toso con MegAdventure Zava con GS100 Letti i primi resoconti di altri viaggiatori, tasso di rottura moto ca. 60%, tasso infortunio motociclisti 30%... nel dubbio, meglio dare una "cliccata" all'immagine >>> (Courtesy of Balbotour) Foto (probabilmente) e resoconto (forse) qui, dopo il ritorno (ca. 28/3)!
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