Opuwo.
Parcheggio del market. |
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Il camion di Albert tarda ad arrivare causa
noie elettriche (non parte).
Finalmente arriva...nella curva un rumore sinistro ed inconfondibile di
sgommata...
Sgommata?! ha solo fatto un'inversione a U a passo d'uomo???
Diagnosi immediata: DIFFERENZIALE BLOCCATO!!!
Ah, viaggiare con Avventure nel Mondo! |
Detto fatto, scatta l'emergenza: Albert inizia ad indossare
la sua tuta da meccanico e ci impiega circa 20 minuti.
In quel tempo, Frodo e Giancarlo hanno già completamente smontato il
differenziale e identificato l'ingranaggio del blocco automatico.
Ognuno contribuisce come può: Tania leggendo il laconico passo che
Lonely Planet profeticamente dedica a Opuwo: "è una località
anonima e desolata, se dovete rompere qualcosa del vostro veicolo, cercate
di non farlo a Opuwo".
NB: "Opuwo", in lingua Herero, significa "la fine". |
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Zava contribuisce guardandosi distrattamente intorno...
Tra-la-la... |
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Tutti i bambini nel raggio di 1Km contribuiscono cominciando
irrefrenabilmente a ballare appena si accende l'autoradio del 4x4
Si sospende addirittura la vendita di braccialettini in corno di Kudu,
in realtà incisi in sezioni di tubo pluviale in PVC (dico pluviale, ma
temo fosse sanitario...) |
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Doc Jazz contribuisce intrattenendo il ragazzino più teppa
del circondario, con l'infallibile trucco del "io faccio il verso a
te che fai il verso a me..."
Un dentista chirurgo jazzista milanese adulto in pieno confronto etnico
e paritario con una teppa namibiana di 7 anni.
Se non fossimo impegnati col differenziale ci sarebbe da fare il tifo. |
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Il capo-aiuto-apprendista meccanico sembra perplesso sulle
possibilità di ovviare al guasto.
Impossibile dargli torto.
Albert, che finalmente ha finito di indossare la sua tuta, ora se la
toglie e parte a cercare un improbabile ricambio.
Dopo due ore si comincia a sospettare che stia partecipando ad un
raduno di ex commilitoni e si sia dimenticato di noi.
Tornerà senza alcun ricambio. |
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Richiudi tutto, con l'ausilio dell'avvitatore pneumatico...Zavamatic |
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Giornata persa così.
AM, che ne dici la prossima volta di mezzi un po' più adeguati e meno
vetusti? Se non ci fossero stati Frodo e Giancarlo ci avremmo passato una
settimana, a Opuwo!
Ormai è troppo tardi per ripartire, si esce da
Opuwo di qualche Km e ci si accampa. Alcuni himba ci danno il permesso,
lasciando intendere che sarebbero lieti che l'indomani si passasse a
ringraziare il capo villaggio.
Finalmente sta per concretizzarsi un punto importante del contratto con
Avventure: "cercheremo di entrare in contatto con gli Himba nei più
remoti villaggi ed omaggiare il capo villaggio".
All'unanimità per questo ruolo viene eletto (invero
"offerto") Umberto, che inizia subito a prepararsi alla
perigliosa missione, non priva di inquietanti risvolti, vista la nostra
ignoranza su ciò che un capovillaggio Himba potrebbe attendersi o
desiderare dall'omaggio di un distinto gentiluomo siciliano.
Ci si chiede se dobbiamo cospargerlo di unguenti aromatici. ("ma poi
non sembrerà un arrosto? Mica sono cannibali").
Qualcuno consiglia di non voltare mai le terga all'augusto personaggio, in
segno ovviamente di rispetto. |
L'indomani mattina all'alba sono invece alcuni Himba a far
visita a noi, in cerca anche del tepore del nostro fuoco e di un po' di
cibo... |
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...osservati infatti con aperto sospetto da Claudio:
"Quelli si stanno mangiando tutta la nostra marmellata!"
Poi però si intenerisce e gli da tutta la nostra scorta di pane. |
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Poi, riscaldatisi, allestiscono il loro mercatino
improvvisato, appendendo le loro mercanzie ad un alberello di Mopane,
mentre Claudio ripone (o termina?) le provviste di latte.
Alla fine, niente omaggio al capovillaggio, gli himba se ne vanno
contenti della merenda, di aver venduto qualche souvenir e delle 4
tachipirine che gli servono per il capovillaggio che, indisposto, ha
dovuto rinunciare all'omaggio di Umberto, molto deluso, che impiegherà
giorni a togliersi di dosso gli unguenti profumati di cui alla fine aveva
accettato di cospargersi. |
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Il bucolico risveglio di Frodo e Giancarlo, sempre a dormire
fuori e senza tenda.
Unico conforto, un sacco a pelo dell'esercito sudafricano ed una
bottiglia di tisana, che i più sospettano essere vino anch'esso
sudafricano.
Oggi ci aspetta il Fesh Fesh... |
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Altro grande guado con chilometri di ciottoloni.
In action: Stefano. |
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Zava.
Come vado, vado, sempre fermo sembro. |
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Palme ai margini del fiume.
L'avevo detto, che dovevo portare la mia amaca! |
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