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Namibia raid 2006Lettera aperta ad Avventure nel mondo. ...indietro Già, perché durante il viaggio, nel quadro della mia martellante campagna "andiamoci lo stesso", salta fuori il vero perché non ci si può o vuole andare: a conti fatti, non sono scelte estetiche o di valutazione dell'interesse delle diverse destinazioni (che andrebbe anche bene): il problema è che il vetusto mezzo d'appoggio (un General Motors South Africa del '70 -settanta-, probabilmente con un passato antiguerriglia) non è in grado di andarci perché, oltre ad una velocità di crocera di 60Km/h e la mancanza di fari, ha svariati problemi tra cui le ridotte fuori uso (tanto che a metà si è pure rotto il differenziale e senza Frodo e Giancarlo sarebbe ora sepolto a Opuwo); mentre il secondo mezzo, affittato in extremis di fronte all'evidente impossibilità di partire con uno solo, non ha le caratteristiche fuori strada adeguate a quei percorsi. Insomma, risparmiucci e mezzi di appoggio inadeguati al vero scopo di un raid motociclistico fuoristrada. E quindi giù stradoni sterrati dritti e piatti per centinaia di chilometri...che se sapevo me li facevo gratis anche in valpadana. Quindi, cara Avventure, alla fine è stato un bel viaggio ed avevi ragione a dire che sono i partecipanti, non essendo clienti, a renderlo valido e avvincente, come è stato. Hai avuto ragione anche che con Frodo e Giancarlo a far da balia alle moto si sarebbe arrivati in capo al mondo (senza due come loro, il viaggio non sarebbe andato oltre i primi 100Km). E che Albert e il suo mezzo erano simpatici e disponibili (differenziale a parte). Ma per risparmiare qualche euro ci hai dimezzato il viaggio: se vorremo vedere il Van Zyl (che mi è rimasto lì!) dovremo tornarci (e non è dietro l'angolo). E se sarà una buona scusa per tornarci, non sono sicuro che mi ci farò portare da te. Noi non saremo clienti, ma anche per le aspettative dei "partecipanti" bisogna avere rispetto.
Stammi bene,
Anzi, staCCi bene: sottoscrivono e ti salutano con me:
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